Rivolgersi ad un terapeuta

Quando rivolgersi ad un terapeuta

A tutti capita di essere tristi, ansiosi, arrabbiati o angosciati, ma provare queste emozioni non presuppone necessariamente l’esistenza di un disagio psicologico.

Talvolta, invece, queste emozioni diventano molto intense, disturbanti e pervasive, finiscono per influenzare significativamente la quotidianità o portano alla manifestazione di sintomi psicologici (attacchi di panico, fobie, comportamento alimentare disturbato, reazioni aggressive impulsive ecc.) o fisici (tremore, vertigini, mal di testa, senso di nausea, alopecia ecc.).

In questo caso è importante rivolgersi ad un esperto.

Metodologia di intervento

La persona che si rivolge allo Studio Psy ha l’opportunità di parlare direttamente con uno dei terapeuti e, dopo alcune brevi domande sulla tipologia della difficoltà che sta attraversando, viene indirizzato allo psicoterapeuta che si occupa della problematica esposta e gli viene fissato un primo colloquio.

Il primo colloquio

Il primo colloquio è il momento in cui il paziente inizia a conoscere il terapeuta e il suo modello di lavoro e il terapeuta comincia a comprendere qual è la natura della difficoltà che la persona sta attraversando.

In questa fase di conoscenza e di analisi, vengono consegnati test psicodiagnostici e strumenti di approfondimento che contribuiscono ad arricchire il quadro già fornito durante il colloquio clinico.

Indicazione al trattamento

Sulla base degli elementi precedentemente emersi, il terapeuta propone il tipo di trattamento che considera indicato: colloqui di consulenza, psicoterapia individuale, di coppia, incontri di psicoeducazione, trattamento con EMDR per eventi traumatici, sessioni di mindfulness.

Il contratto terapeutico

Prima di iniziare il percorso concordato, paziente e terapeuta stabiliscono insieme, con un accordo verbale, modalità e obiettivi del trattamento:

  • l’inquadramento teorico e le strategie per superare il disagio;
  • la modalità collaborativa richiesta dal trattamento;
  • lo stile di lavoro orientato all’analisi del problema;
  • l’obiettivo realistico che ci si può prefiggere;
  • la frequenza degli incontri;
  • come disdire un colloquio già fissato;
  • il costo della parcella e i tempi di pagamento.

E’ un patto di lavoro che terapeuta e paziente definiscono insieme e che sono tenuti entrambi a rispettare.